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fefelir
Età: 39 Registrato: 05/01/11 08:38 Messaggi: 63
Località: Afghanistan Interessi: Bowling Impiego: Telecommunications
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C’è chi sostiene che l’uomo stia diventando sempre più idiota e di conferme ne è pieno il mondo. Smartphone dipendente e sempre meno capace di approfondire i vari aspetti della realtà, l’uomo non sarebbe nemmeno più in grado di ascoltare canzoni non diciamo sofisticate, ma nemmeno non totalmente imbecilli.
Qui non si parla di musica, ci mancherebbe – chissà dove andremmo a finire – ma dei testi delle canzoni scritte negli ultimi dieci anni che sono stati analizzati in uno studio parola per parola. Prima di vedere i risultati iniziamo con il dire che pur parlando di musica popolare non c’è nessuna regola al mondo che stabilisca come popolare voglia dire ignorante, superficiale, stupido.
La canzone non dev’essere necessariamente intelligente, ci mancherebbe altro: però oltre ad essere leggera e divertente, banale o mielosamente romantica, magari potrebbe anche essere ironica, provocatoria e avere pure un ruolo sociale. Eppure sembrerebbe che in giro ci siano prevalentemente canzoni stupide, anzi un sacco di canzoni di successo stupide, quasi che la loro semplicità lessicale disarmante o la totale mancanza di contenuti e profondità sia funzionale al numero di dischi venduti o di ascolti ottenuti.
Nella sua analisi Andrew Powell ha considerato canzoni scritte da artisti americani di successo nei generi Pop, Country, Rock, R & B, Hip-Hop uscite negli ultimi dieci anni e ne ha fatto una scansione a livello di parole, punteggiatura, significato, senso profondo senza però tenere conto di eventuali metafore o significati reconditi riferiti alla storia dell’artista.
I risultati? Siamo a un livello infimo, tipo terza elementare e più passano gli anni più scendiamo verso il basso secondo la già nota regola della banalità governata dal marketing che riguarda anche l’evoluzione della musica. Pur nel massimo rispetto di gente che oramai all’età di 5 anni già legge e scrive, la cosa interessante o preoccupante secondo i punti di vista è che non c’è genere musicale che si salvi.
Forse le donne vanno un po' meglio, cantano testi un pelo più intelligenti mentre gli uomini per parlare del nulla (male) usano più parole. Se un grado 3 (terza elementare) è la media generale, per quanto riguarda i generi abbiamo Country (3.3), Pop (2.9), Rock (2.9), R&B / Hip Hop (2.6). Stupiti? Il Country se la cava per non insistere troppo in ritornelli idioti, mentre il rap che dovrebbe basarsi tutto sui testi è in fondo alla classifica.
Vabbè ma non sarà così per tutti gli artisti… No certo, peccato però che la regola valga per quelli più ascoltati, ricchi, osannati dai media e premiati: Lady Gaga (2,15), Beyonce (2,25), Ke$ha (1,50). Stupisce MAriah Carey con un quasi 4 di punteggio mentre Eminem se la cava con 3,70. Per finire, una ricerca di questo tipo non poteva ignorare di scovare la canzone più stupida degli ultimi 10 anni: l’ha sfornata il gruppo dei Three Days Grace che con The Good Life arriva a 0,8. Proprio Una bella vita, non c’è che dire, ma mi raccomando non ditegli niente. Perché il segreto di chi scrive e canta canzoni stupide è prendersi maledettamente sul serio.
Fulvio Binetti |
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